LIBRI & POESIA: EMOZIONI SENZA TEMPO

ALLA LUNA

Giacomo Leopardi

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  1. Pantufla
     
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    "O graziosa luna, io mi rammento
    che, or volge l’anno, sovra questo colle
    io venia pien d’angoscia a rimirarti:
    e tu pendevi allor su quella selva
    siccome or fai, che tutta la rischiari.
    Ma nebuloso e tremulo dal pianto
    che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
    il tuo volto apparia, che travagliosa
    era mia vita: ed è, né cangia stile,
    o mia diletta luna. E pur mi giova
    la ricordanza, e il noverar l’etate
    del mio dolore. Oh come grato occorre
    nel tempo giovanil, quando ancor lungo
    la speme e breve ha la memoria il corso,
    il rimembrar delle passate cose,
    ancor che triste, e che l’affanno duri!"



    La Luna ha un fascino incredibile: quale emozione quando la luna piena illumina la notte nei campi lontani dalle luci della città e fa risplendere di un lieve riflesso argenteo i rami degli alberi!
    Leopardi, il Poeta per definizione, a questo grazioso corpo celeste dedica un canto denso di nostalgia. "Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia": nella notte dell'anima quel cerchio di luce bianca trema di passione, di com-passione per il destino duro che il suo cantore terrestre è costretto a vivere. Al cuore del giovane Poeta resta "la ricordanza", che sembra colmare quel vuoto di felicità e risvegliare la speranza, "ancor che triste, e che l'affanno duri".
    La vita non darà a Leopardi la soddisfazione delle sue speranze; ma gli darà una Gloria che ha attraversato i secoli ed il dono delle lacrime che spuntano ancora oggi sugli occhi di chi legge le sue opere.

    Edited by Pantufla - 3/4/2006, 10:30
     
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  2. _Ginny_
     
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    Io adorare Giacomo Leopardi wub.gif
     
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1 replies since 3/4/2006, 08:39   86 views
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