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-EMA-.
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Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso pareva oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
Così fatto è lassù tutto un giardino.
Il bimbo dorme, e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro;
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera.
Giovanni Pascoli è un autore che di solito si affronta già nelle scuole elementari, perchè tante sue poesie sono facili da ricordare e trattano argomenti semplici con parole semplici. Questo non deve però far dimenticare la grandezza di questo nostro poeta dell'Ottocento, la cui Poetica è complessa e articolata.
Il tema del fanciullino ricorre in molte sue poesie, ma in questa l'accostamento è esplicito. Il cipresso si tinge d'oro nel tramonto, ed è così meraviglioso che può sconfiggere il buio della notte. Nel suo letto piccino, protetto e al sicuro, il bimbo immagina che il mondo che lo circonda si tinga d'oro ogni giorno, e che non potrà accadergli alcun male.
Poco distante, però, la realtà si scatena e colpisce con furiosi colpi l'uomo che da tempo ha varcato la soglia del suo rifugio. E i sogni non basteranno più per ripararlo dalla bufera, nessun giardino d'oro gli asciugherà le lacrime.
Forte metafora della Vita, nei pochi e semplici versi di una poesia.
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