-
Pantufla.
User deleted
Non nascondo che la lettura di questi brani mi ha trafitto il cuore.
Forse non dovrei neppure raccontare questa emozione così privata.
Niente da aggiungere.
Louise Smith
"Herbert ruppe il nostro fidanzamento di otto anni
quando Annabelle ritornò al villaggio
dal collegio, ahimè!
Se avessi laciato solo il mio amore,
forse sarebbe diventato un bel dolore —
chi sa? — riempiendomi la vita di profumo.
Ma io lo torturai, lo avvelenai,
lo accecai, ed esso si mutò in odio —
edera mortale invece che clematide.
E l’anima cadde dal suo sostegno,
i suoi viticci s’intricarono in rovina.
Non lasciate che la volontà vi sia giardiniere dell’anima,
a meno che siate sicuri
ch’essa è più saggia della vostra anima."
Herbert Marshall
"Tutto il tuo dolore, Louise, e il tuo odio per me
nacquero dall'illusione che fosse leggerezza
di spirito e disprezzo dei diritti della tua anima
ciò che mi fece volgere ad Annabelle e abbandonarti.
In realtà il tuo odio per me aveva radici nell'amore,
poiché io ero la felicità della tua anima,
ideato e generato
per risolverti la vita, e non volli.
Ma tu eri la mia infelicità. Se tu fossi stata
la mia felicità, non sarei rimasto sempre attaccato a te?
Questo è il tormento della vita:
che si può essere felici solo in due
e i nostri cuori bramano stelle
che ci respingono."
Edited by Pantufla - 5/8/2006, 13:32.